Cuba. un'isola "soffocata"
E’ importante avere presente il periodo in cui è stato fatto questo lavoro : tra 2016 e il 2018.
Stava ancora producendo i suoi effetti positivi l’onda lunga dell’amministrazione Obama che aveva annunciato l’intenzione di porre fine all’embargo e nel 2015 Papa Francesco aveva compiuto il suo lungo viaggio a Cuba e negli Stati Uniti. Si respirava un’aria di distensione e di speranza. I cubani facevano progetti per es. di aggiornare le attrezzature o di acquistare un’auto o di fare un viaggio. Un tassista ci ha detto che avevano aspettato parecchi anni per avere un figlio, ma che adesso finalmente era il momento buono. L’isola era piena di turisti che affollavano i ristoranti tipici e le casas particulares, infatti il governo cubano ha dato spazio alla piccola imprenditoria in questo settore consentendo ai cittadini di ottenere una licenza per affittare le loro case a stranieri. I mercati erano ricchi di generi alimentari prodotti in loco, anche se spesso per i cubani era più conveniente importarli.
Le tante auto d’epoca che aggiungono note di colore non sono, come potrebbe sembrare, un voluto elemento folkloristico, ma esprimono la positività e resilienza del popolo cubano : non potendo, per l’embargo, comprare auto nuove hanno fatto di necessità virtù; il problema è che spesso è difficile anche trovare i pezzi di ricambio e allora bisogna adattarsi a modificarli.
In tutta l’isola si percepisce ordine, rispetto per le regole, pulizia.
Ho conosciuto e fotografato un popolo attivo, con saldi valori culturali, per il quale è molto importante la famiglia, il lavoro, l’istruzione scolastica, il teatro, la musica, il cinema.
La fotografia di un popolo fiducioso, stanco di aspettare di avere i mezzi per autodeterminare il proprio destino, ma fermo nei propri principi. L’orgoglio nazionalista alimenta la nostalgia per le figure storiche che hanno animato la rivoluzione e sono percepite dalla popolazione come degne di ammirazione e di rispetto. I cubani hanno lottato per anni, anche a costo della vita e non sono disposti a vendersi neppure in cambio di pretesi benefici economici.
Ma cosa succede oggi?
L’amministrazione Trump ha registrato un’inversione di tendenza.
L’embargo decennale contro il popolo cubano, è stato irrigidito con danni gravissimi per salute e istruzione, pregiudicandone la possibilità di sviluppo e la stessa sopravvivenza e con evidente violazione dei diritti umani.
Il 13 novembre 2020 l’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato il progetto di risoluzione contro il blocco degli Stati Uniti imposto all’isola con il voto favorevole di ben 187 Paesi, con 3 contrari e 2 astensioni. Ma purtroppo questo è già avvenuto altre 20 volte, in quanto il documento dell’Assemblea non ha valore vincolante, ma solo simbolico.
Il blocco può essere eliminato solo con legge del Congresso degli Stati Uniti.
Non resta che sperare nella politica di Biden. Ma cosa aspettarci se questi, pur criticando la politica di Trump, per aver strangolato l’isola con oltre 200 misure coercitive, afferma che lotterà contro quei paesi come Cuba che violano i diritti umani?
It is important to keep in mind the period in which these photos were taken: between 2016 and 2018.
The long wave of the Obama administration, which announced its intention to end the embargo, was still producing its positive effects, and in 2015 Pope Francis had made his long journey to Cuba and the United States. There was an air of relaxation and hope. The Cubans made plans for ex. to upgrade equipment or buy a car or go on a trip. A taxi driver told us that they had waited several years to have a child, but that now was finally a good time. The island was full of tourists who flocked to the typical restaurants and casas particulares, in fact the Cuban government gave space to small businesses in this sector by allowing citizens to obtain a license to rent their homes to foreigners. The markets were full of locally produced food, although it was often cheaper for Cubans to import them.
The many vintage cars that add notes of color are not, as it might seem, a desired folkloristic element, but express the positivity and resilience of the Cuban people: not being able, due to the embargo, to buy new cars, they made a virtue of necessity; the problem is that it is often difficult to even find spare parts and then you have to adapt and modify them.
Throughout the island you can perceive order, respect for the rules, cleanliness.
I met and photographed an active people, with strong cultural values, for whom family, work, school education, theater, music and cinema are very important.
The photograph of a confident people, tired of waiting to have the means to self-determine their own destiny, but firm in their principles. Nationalist pride fuels nostalgia for the historical figures who animated the revolution and are perceived by the population as worthy of admiration and respect. Cubans have struggled for years, even at the cost of their lives and are not willing to sell themselves even in exchange for alleged economic benefits.
But what happens today?
The Trump administration has seen a turnaround.
The ten-year embargo against the Cuban people has been stiffened with very serious damage to health and education, jeopardizing the possibility of development and survival itself and with an evident violation of human rights.
On November 13, 2020, the UN General Assembly approved the draft resolution against the blockade of the United States imposed on the island with the favorable vote of 187 countries, with 3 against and 2 abstentions. But unfortunately this has already happened 20 more times, as the Assembly document has no binding value, but only symbolic.
The block can only be lifted by law of the United States Congress.
All that remains is to hope for Biden's politics. But what to expect if, while criticizing Trump's policy, for having strangled the island with over 200 coercive measures, he claims that he will fight against those countries like Cuba that violate human rights?