L'antico mercato ittico di Tsukiji a Tokyo
ITA
Uno degli aspetti che mi interessa approfondire attraverso il mezzo fotografico è il contesto paesaggistico, storico, sociale, culturale, economico, in definitiva umano di un certo territorio. Così l’espressione/interpretazione fotografica assurge a ruolo di testimonianza iconografica di portata storica. Ha l’aspirazione a documentare fatti, ma testimonia anche come quei fatti sono visti da un fotografo come uomo del suo tempo, che esprime la sensibilità propria di un certo periodo storico. In quest’ottica si colloca la ricerca sull’antico mercato ittico di Tokyo, quello di Tsukiji, poco prima che fosse trasferito nell’area più periferica di Toyosu. Un vero tempio per la grandiosità della struttura coperta, retta da capriate fornite di binari scorrevoli, per favorire lo spostamento delle merci. All’interno, in un’ immensa area riservata, viene commercializzato e lavorato pesce di ogni tipo: vivo, surgelato ed essiccato, viene sfilettato, tagliato, confezionato. Un vero tempio del lavoro dove migliaia di persone si muovono velocemente, ma con ritmi cadenzati, come in un rito religioso. Non c’è nessun odore, ma il sangue sì: è dappertutto. Mi fa pensare agli antichi rituali religiosi di sacrificio degli animali, anche se in realtà manca la fase essenziale della consacrazione.
Un colpo netto è assestato per finire un rombo. Lo vedo vibrare negli spasimi della morte e un brivido mi scorre nella schiena. L’ansimare della vita che esce da un corpo è sempre un’immagine penosa e raccapricciante. Non riesco a fotografarlo, preferisco soffermarmi su una sega che produce fumo nell’affettare un tonno surgelato.
E ancora, come negli antichi riti, parte del cibo viene cotto e mangiato e tutt’intorno al mercato di vendita del pesce, si aprono mille minuscoli ristoranti, dove si fatica a trovare un posto a sedere.
ENG
One of the aspects that I am interested in investigating through the photographic medium is the landscape, historical, social, cultural, economic, ultimately human context of a certain territory. Thus the photographic expression / interpretation rises to the role of iconographic testimony of historical significance. He aspires to document facts, but also testifies to how those facts are seen by a photographer as a man of his time, expressing the sensitivity of a certain historical period. The research on Tokyo's ancient fish market, Tsukiji, is placed in this perspective, just before it was moved to the more peripheral area of Toyosu. A true temple for the grandeur of the covered structure, supported by trusses equipped with sliding rails, to facilitate the movement of goods. Inside, in an immense reserved area, fish of all kinds is marketed and processed: live, frozen and dried, it is filleted, cut, packaged. A true temple of work where thousands of people move quickly, but with cadenced rhythms, as in a religious rite. There is no smell, but blood is: it is everywhere. It makes me think of the ancient religious rituals of animal sacrifice, even if in reality the essential phase of consecration is missing.
A clean blow is delivered to finish a rumble. I see it vibrate in the throes of death and a shiver runs down my spine. The panting of life that comes out of a body is always a painful and gruesome image. I can't photograph it, I prefer to focus on a saw that produces smoke when slicing a frozen tuna.
And again, as in ancient rites, part of the food is cooked and eaten and a thousand tiny restaurants open up around the fish market, where it is hard to find a seat.